
Sull’uso incontrollato degli igienizzanti, l’esperta Fascetto Sivillo: leggere sempre etichetta, non miscelare disinfettanti e lavare le mani con acqua e sapone
Nell’ambito della strategia di sostenibilità del CEFPAS che, punta alla tutela della salute e al rispetto dell’ambiente, nasce il progetto formativo-informativo “Chimica Amica” con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sui rischi dalle esposizioni alle sostanze chimiche. Il progetto – che sarà presentato venerdì 10 dicembre alle ore 10 al CEFPAS – è organizzato in collaborazione con il Dipartimento regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (DASOE), che rappresenta l’Autorità regionale competente dei regolamenti REACH (Registration, Evaluation, Authorisation And Restriction of Chemicals), CLP (Classification, Labelling and Packaging) e Biocidi, emanati sin dal 2006 dall’Unione Europea per prevenire l’esposizione al pericolo delle sostanze chimiche, garantirne un uso corretto e controllato.
La finalità del progetto “Chimica Amica” è quella di fornire ai consumatori, alle imprese e ai lavoratori, agli operatori di settore e agli studenti delle scuole superiori una corretta indicazione sull’utilizzo in sicurezza delle sostanze potenzialmente nocive e la sostituzione con soluzioni più protettive. Ne abbiamo parlato con l’esperta Maria Fascetto Sivillo, componente del Gruppo Tecnico Interregionale REACH.
Perché nasce il progetto “Chimica Amica” e con quale obiettivo?
Il progetto “Chimica Amica” nasce da una semplice considerazione: siamo e facciamo parte di un sistema costituito da sostanze chimiche. Nel tempo l’uomo, nell’ottica di rendere questo sistema più adatto alle proprie esigenze, ha introdotto in un mondo naturale perfetto sempre più numerose, nuove e per lo più pericolose sostanze chimiche, che hanno generato impatti negativi sia sulla salute sia sull’ambiente e di cui, tuttavia, la società moderna non intende più farne a meno. Da questa semplice considerazione nasce l’esigenza di trasformare la chimica da nemica ad amica e, in questo sin dal 2006, ci vengono incontro i regolamenti REACH, CLP e Biocidi e le normative settoriali ad essi trasversali, che, purtroppo, non sono ancora conosciuti dalle piccole e medie imprese, dai lavoratori e dai consumatori finali. L’obiettivo generale è, quindi, la tutela della salute e dell’ambiente mentre gli obiettivi specifici mirano a fornire alle imprese le corrette informazioni per l’ottemperanza ai suddetti regolamenti al fine di essere competitivi anche operando nel rispetto della salute e dell’ambiente. È importante, inoltre, garantire la sicurezza dei lavoratori e non incorrere nelle sanzioni previste, fornendo al consumatore finale le informazioni necessarie per un uso sicuro delle sostanze e degli articoli, ad esempio mediante la corretta lettura degli elementi che ritroviamo in etichetta quali i pittogrammi, le indicazioni di pericolo, i consigli di prudenza.
Perché è importante coinvolgere le scuole e qual è il messaggio da trasmettere agli studenti?
L’interazione con il mondo della scuola è sempre stata la strategia vincente non solo perché fornisce supporto, metodi e mezzi adeguati per la promozione della tutela della salute e dell’ambiente, ma anche perché i ragazzi, più propensi ai cambiamenti rispetto agli adulti, possono essere i veri portatori di corrette informazioni alle famiglie e quindi ai consumatori finali. Il messaggio che il Ministero della Salute ha voluto trasmettere agli studenti nella campagna informativa a loro rivolta è: “A scuola con il REACH e il CLP…insieme per essere più sicuri”.
La sicurezza per i lavoratori e le imprese passa anche dal rispetto dei regolamenti REACH, CLP e Biocidi. In che modo è possibile sensibilizzarli all’adozione di buone pratiche sicure e sostenibili?
Quando parlo di interazione di diverse normative mi riferisco anche all’interazione tra i Regolamenti Europei REACH-CLP e il Decreto Legislativo 81/2008, ad esempio in merito a una corretta valutazione del rischio chimico e, in generale, alla sicurezza nei luoghi di lavoro. La sensibilizzazione all’adozione di buone pratiche sicure e sostenibili è possibile con la corretta formazione e informazione di tutti gli operatori interessati alla gestione degli adempimenti previsti dai regolamenti europei. L’obiettivo può essere considerato raggiunto non solo con l’ottemperanza ai regolamenti al fine di non incorrere nelle sanzioni, ma soprattutto quando l’informazione è stata in grado di condurre il datore di lavoro verso la tutela della salute dei lavoratori. Un datore di lavoro consapevole al momento della scelta delle sostanze e dei preparati da utilizzare nel processo produttivo sceglie di sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, oppure che lo è meno. Altrimenti quando non è possibile effettuare tale scelta, garantisce l’attività lavorativa conformemente a quanto prescritto nelle Schede Dati di Sicurezza.
L’emergenza pandemica ha comportato il largo uso di igienizzanti. Quali consigli possiamo dare sul corretto uso delle sostanze chimiche?
La pandemia ha cambiato molte delle nostre abitudini e tra queste l’uso spropositato di sostanze chimiche (disinfettanti) per proteggerci dal Covid-19, senza alcuna valutazione dei potenziali rischi per la nostra salute e per l’ambiente, almeno nella prima fase della pandemia. Il consiglio che posso dare è quello di leggere sempre l’etichetta per un uso sicuro, di non miscelare disinfettanti, di preferire al disinfettante, ove possibile, il lavaggio delle mani con acqua e sapone e di partecipare agli eventi previsti dal progetto “Chimica Amica” che realizzeremo nell’arco del 2022 nelle Aziende Sanitarie e nelle scuole della Sicilia.
Il CEFPAS, che il 10 dicembre ospiterà l’evento di presentazione del progetto, avrà il compito di formare i soggetti coinvolti nei controlli e nelle strutture di monitoraggio. Quanto è importante l’aggiornamento per acquisire nuove competenze specialistiche?
Gli ispettori REACH della Sicilia hanno acquisito negli anni competenze tecniche in grado di garantire adeguatamente l’attività di vigilanza prevista dai regolamenti. Purtroppo l’acquisizione delle competenze nell’ambito dei regolamenti REACH, CLP e Biocidi non è statica ma dinamica per i continui aggiornamenti, la pubblicazione di nuove sostanze in restrizione. Questo presuppone l’obbligo di aggiornarsi per stare al passo dei colleghi europei. Grazie a questo progetto abbiamo avuto anche la possibilità di acquisire adeguate competenze informative, fortemente richieste dal Ministero della Salute, per fornire agli interlocutori, oltre i contenuti dei regolamenti, anche le motivazioni per la tutela della salute e dell’ambiente. Per questo mi sento di ringraziare il Direttore Generale del CEFPAS Roberto Sanfilippo e tutto il personale del Centro, l’assessore della Salute Ruggero Razza, il Direttore Generale del DASOE Francesco Bevere e l’attuale Responsabile del Servizio I del DASOE Lucia Li Sacchi per aver progettato e realizzato questo importante strumento informativo a tutela della salute e dell’ambiente. Non per ultimo in termini di importanza mi sento di ringraziare il chimico Francesco Faranda, oggi in pensione, che mi ha condotta nel mondo del REACH fino a sostituirlo in qualità di referente regionale REACH e di referente regionale per la rete dei laboratori.