
In occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer il CEFPAS, la SINdem (Associazione autonoma aderente alla Società Italiana di Neurologia per le Demenze) e l’Associazione Italiana di Psicogeriatria, organizzano il convegno “Rete assistenziale per le demenze”, che si svolgerà mercoledì 21 settembre 2022 alle ore 10.00 presso la Sala Garsia del Centro. L’evento è patrocinato dal Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata (Bi.N.D.) dell’Università di Palermo.
Nel corso dei lavori saranno approfondite le linee di intervento previste dal Piano Nazionale delle Demenze e gli aspetti organizzativi multidisciplinari dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze. Inoltre, saranno affrontati il ruolo dei centri di 2° livello nella gestione dei pazienti con demenza e saranno illustrate le innovative strategie farmacologiche nel trattamento dell’Alzheimer. Seguirà una tavola rotonda con la finalità di favorire la creazione di una rete integrata sul territorio siciliano tra le varie associazioni scientifiche e di assistenza dei pazienti e dei loro familiari, per migliorare la qualità dell’offerta dei servizi sanitari specialistici e socio-assistenziali. Responsabili scientifici del convegno sono: Tommaso Piccoli, Presidente regionale SINDem – Società Italiana di Neurologia per le Demenze e Dario Cannavò, segretario regionale AIP. Tra i relatori che interverranno: Nicola Vanacore (Istituto Superiore di Sanità, Roma), Carmelo Staropoli, Coordinatore regionale AINAT, Michele Vecchio, Presidente regionale SIN, Giuseppe Fichera, Presidente regionale AIP, Antonino Cardaci, vicepresidente nazionale Alzheimer Uniti Italia.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la malattia di Alzheimer e le altre demenze rappresentano la settima causa di morte nel mondo. Il maggior fattore di rischio associato all’insorgenza delle demenze è l’età e, in una società che invecchia, l’impatto del fenomeno è di dimensioni allarmanti. Si prevede che queste patologie diventeranno, in tempi brevi, uno dei problemi più rilevanti in termini di sanità pubblica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Alzheimer Disease International hanno definito la demenza una priorità mondiale di salute pubblica. Attualmente si stima che nel mondo oltre 55 milioni di persone convivano con una demenza. I dati del Global Action Plan 2017-2025 dell’OMS indicano che nel 2015 la demenza ha colpito 47 milioni persone in tutto il mondo, una cifra che si prevede aumenterà a 75 milioni entro il 2030 e 132 milioni entro il 2050, con circa 10 milioni di nuovi casi all’anno (1 ogni 3 secondi).
In Italia non va meglio. Secondo le stime del Comitato Scientifico Barometro Alzheimer, composto da diversi specialisti e membri della SIN, nel 2019 nel nostro Paese sono stati stimati oltre 1 milione di casi di demenza nella popolazione over 65 anni, con più di 600 mila malati di Alzheimer e più di 900 mila casi di Declino Cognitivo Lieve (MCI) negli over 60 anni, mentre circa 3 milioni di persone in Italia sono attualmente coinvolte nell’assistenza. Allo stress psicofisico a cui sono sottoposti i caregiver si sommano i costi per prendersi cura di una persona malata di demenza o di Alzheimer: l’80% del costo totale della malattia, stimato intorno ai 15,6 miliardi di euro, è costituto in gran parte dagli oneri di assistenza sostenuti prevalentemente proprio dalle famiglie.
A fronte di questo scenario, è fondamentale il miglioramento dell’assistenza e dei servizi per le persone colpite da demenza e per i loro familiari che diventano priorità indispensabili per il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Si tratta di un tema complesso e di grande attualità, sul quale il CEFPAS, la SINdem e l’Associazione Italiana di Psicogeriatria apriranno un confronto in occasione del convegno, con l’obiettivo di discutere – insieme ai partner medico-scientifici, istituzionali e dell’associazionismo – dell’organizzazione della rete assistenziale in ambito regionale per l’appropriatezza delle cure.