Una rete di governance dell’accoglienza dei migranti in Sicilia con azioni coordinate e strumenti mirati, per una pubblica amministrazione sempre più vicina a cittadini e stranieri e per formare operatori pubblici e privati sempre più competenti e informati. Questo, in estrema sintesi, è stato Busy, il progetto di capacity building dell’Asp di Trapani gestito col Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami) del Ministero dell’Interno e cofinanziato dall’Unione Europea, che oggi giunge al suo traguardo portando con sé risultati significativi.

Lunedì 27 febbraio a Palermo, nella ex chiesa di San Mattia ai Crociferi, si è tenuto il meeting finale del progetto, dal titolo La presa in carico globale del migrante. Modelli assistenziali socio-sanitari a confronto e opportunità di integrazione dei servizi. Non è stato solo un momento per rendere pubblici i risultati raggiunti da Busy nel corso di oltre un anno e mezzo di attività, ma innanzitutto un’occasione di incontro, in cui rappresentanti delle istituzioni, esperti in materia, operatori pubblici e privati del settore sociosanitario e lo staff del progetto si confronteranno per promuovere la costruzione di una rete di governance integrata dei servizi sociosanitari nel territorio, a partire dai modelli assistenziali già adottati con successo.
“Questo evento formativo – sottolinea il commissario straordinario dell’Asp di Trapani Vincenzo Spera – rappresenta un’occasione importante per scambiare buone pratiche ed esperienze sui percorsi avviati e condividere modelli adottati per garantire l’assistenza sociale e la tutela della salute della popolazione migrante, in un’ottica etica e sociale, con particolare riferimento ai richiedenti e titolari di protezione internazionale (Rtpi). I nostri territori – continua – hanno sempre maggiore consapevolezza della presenza dei cittadini stranieri e della necessità di costruire processi di condivisione e d’interazione come il progetto Busy”.
“Busy non è il punto né di arrivo né di partenza di questo processo di accoglienza e di inclusione. Per l’Asp di Trapani, che è sempre stata in prima linea muovendosi con attenzione e lungimiranza in questo ambito, è un percorso cominciato tanto tempo fa, che oggi raggiunge un punto di maturazione ma che non esaurisce il nostro impegno, semmai lo rilancia”, afferma Antonio Sparaco, project manager e direttore dell’unità Centro salute globale Asp di Trapani, “Busy – conclude – è una pietra miliare di questo cammino che traccia una direzione anche per il futuro”.
Una pietra miliare su cui sono scolpite non solo buone pratiche ma anche strumenti veri e propri messi a punto dal progetto, che ha visto coinvolti anche gli enti collaboratori, da Anci Sicilia al Cefpas ai Comuni di Palermo, Marsala, Corleone, Siracusa e Pantelleria. In ciascuno di questi sono stati aperti degli sportelli informativi e di supporto per tutor e mentor di minori e neomaggiorenni stranieri non accompagnati, con personale specializzato e formato appositamente dal Cefpas, che ha curato anche la formazione di tutto il personale amministrativo e operatori del privato sociale al fine di elevare sempre più il livello di accoglienza. Anci Sicilia ha poi tessuto e consolidato una vera e propria rete di pubbliche amministrazioni ed enti locali grazie a momenti di incontro e scambio di esperienze.
“Busy ha messo a disposizione degli operatori un set di strumenti innovativi per rendere più efficienti le attività di gestione e accoglienza della popolazione migrante e creare sinergie tra gli enti istituzionali e il terzo settore”, afferma il coordinatore del progetto Sergio Celano. Da SilverCall, piattaforma informatica di chiamata di mediatori a distanza, a MiOriento, mappa online capillare dei servizi offerti dal territorio siciliano ai migranti, tutor e tutti coloro che lavorano in questo ambito sociale. Ultima attività di progetto per ordine ma non per importanza è stata poi la realizzazione di guide animate multilingua che mostrano in modo chiaro e fruibile anche a chi non è in Italia da molto tempo i servizi che il nostro sistema sociosanitario e burocratico in generale offre loro. Guide che continueranno a essere diffuse nei social network in modo virale anche oltre la scadenza del progetto.
La giornata di lunedì si è articolata in tre momenti aperti al pubblico. Nella prima parte della mattina hanno mostrato i i risultati del progetto Busy per poi lasciare spazio a un approfondimento del tema Migrazione salute e diritti con esperti in materia. La sessione pomeridiana, invece, è stata dedicata a un dibattito sulla tutela della salute e una tavola rotonda incentrata sull’attuazione dell’articolo 32 della Costituzione italiana e la realizzazione di una rete di governance integrata dei servizi sociosanitari nel territorio della città di Palermo.
L’evento ha valore formativo con riconoscimento Ecm e Croas.
Fonte: Ufficio stampa Comunicazione Busy