Si è conclusa il 18 e 19 aprile presso la Scuola Europea di Anestesia Ostetrica (EESOA) di Roma la Masterclass sul Debriefing Strategico in Simulazione medica alla quale ha partecipato il CEFPAS con la presenza di Maria Luisa Zoda, Dirigente del CEMEDIS, il Centro Mediterraneo di Simulazione in Medicina della Regione Siciliana.

L’evento è stato organizzato con il supporto di Laerdal Medical e il patrocinio di SIMMED (Società Italiana di Simulazione in Medicina), CPS (Centro Professionale Sociosanitario Lugano), EESOA (Scuola Europea di Anestesia Ostetrica) e del Centro di Terapia Strategica.
L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata dai partecipanti, coordinatori dei centri di Simulazione più importanti d’Italia, anche per la metodologia utilizzata. Attraverso lezioni pratiche, discussione di case study, esercitazioni e simulazioni i docenti, G. Nardone, S. Bartoli, G. Capogna, P.L. Ingrassia, hanno offerto un approfondimento del modello ‘strategico’ applicato alla comunicazione, al debriefing e alla simulazione medica.
Nella medicina moderna, il ricorso alla simulazione che implementa procedure e protocolli sanitari in sicurezza per il paziente è progressivamente cresciuto, in rapporto al perfezionamento delle attrezzature e delle tecnologie disponibili e per il diffuso apprezzamento della metodologia formativa tra gli operatori della sanità. Il CEMEDIS, Centro di Simulazione in Medicina del CEFPAS, che sta puntando sempre di più sulle ultime tecnologie, dispone i di simulatori ad alta fedeltà di pazienti adulti, pediatrici e ostetrici collegati ad impianti tecnologicamente sofisticati che consentono la registrazione e la revisione delle procedure messe in opera dai partecipanti nel corso della simulazione. La simulazione, con il suo essenziale momento dedicato al debriefing successivo alle attività negli scenari, si è rivelata un metodo di apprendimento privilegiato e di grande efficacia che permette ai professionisti di provare ripetutamente approcci e manovre con la possibilità di commettere errori, coglierne le conseguenze e riflettere sui propri comportamenti senza alcun rischio per il paziente.