CEFPAS

Centro per la Formazione Permanente e
l'Aggiornamento del Personale del Servizio Sanitario

Concluso l’Executive Master in Implantologia Cocleare: presentati i project work realizzati dai corsisti

Gli esami finali in “Executive Master in Implantologia Cocleare – Moderne prospettive per il sordo profondo”

Martedì 11 luglio al CEFPAS si è tenuto l’incontro conclusivo dell’“Executive Master in Implantologia Cocleare – Moderne prospettive per il sordo profondo”.

Il percorso formativo, iniziato a marzo 2022 e articolato in sette moduli per un totale di 98 ore, ha avuto l’obiettivo di far conoscere la metodica implantologica e aggiornare le conoscenze degli specialisti territoriali del settore nel campo della riabilitazione chirurgica e audioprotesica del sordo, valorizzando le risorse assistenziali specifiche della quale la Regione Siciliana dispone. Il master si è concentrato sulla metodica implantologica nei suoi aspetti pre e post intervento e sul relativo iter riabilitativo. È stata, inoltre, esposta la metodica bimodale che consente al soggetto di portare la protesi acustica da un lato e l’impianto cocleare dall’altro. L’obiettivo da raggiungere è la condizione di salute, fisica mentale e sociale e non la semplice assenza di malattia. Durante il corso si sono succeduti numerosi relatori autorevoli, entusiasti di aver trattato temi così importanti per una platea di discenti fatta da otorinolaringoiatri, audiologi, neurologi e psichiatri, geriatri, neurologi, pediatri e tecnici delle professioni sanitarie (audiometristi, logopedisti, psicomotricisti, audioprotesisti).

“Il 73 per cento delle persone con sordità moderata profonda ignora cosa siano gli impianti cocleari e solo il 5 per cento è portatore di impianto cocleare” afferma Aldo Messina, medico audiologo e direttore scientifico dell’Executive Master. “La maggior parte di queste è portatore di impianto monolaterale e rinuncia ai benefici dell’udito binaurale. Inoltre, la nostra diagnosi fino adesso si è limitata a identificare la capacità uditiva di un soggetto e non come questo percepisce i suoni, concetti ormai obsoleti. Oggi l’O.M.S. ci consiglia di valutare le persone non per la propria menomazione, ma in base alla funzionalità dell’organo (Classificazione internazionale del Funzionamento di cui Alla 54 World Health Assembly)” conclude.

Gli esami finali in “Executive Master in Implantologia Cocleare – Moderne prospettive per il sordo profondo”

“L’impianto cocleare ha rappresentato una rivoluzione “culturale” all’approccio della riabilitazione uditiva: in particolare nel bambino anche molto piccolo in cui viene diagnosticata in fase precocissima anche neonatale, una ipoacusia grave/profonda, ma anche in chi nel corso della vita sviluppa una sordità che non trae beneficio dalla protesizzazione acustica”. Alessandro Martini, audiologo di fama mondiale, Professore onorario dell’Università di Padova, in una precedente intervista, parla di rivoluzione in quanto “nel caso di un bimbo che presenta una sordità grave/profonda alla nascita, la stimolazione acustica con le protesi non è spesso sufficiente a stimolare lo sviluppo di un linguaggio orale ‘normale’: l’unica strada è quella della ‘lingua dei segni’ che non viene accettata dalla maggior parte dei genitori udenti. Con l’impianto cocleare si ha uno sviluppo delle competenze uditive che è sovrapponibile a quello del bambino che nasce senza problemi uditivi. Questo però implica che la diagnosi venga fatta il più precocemente possibile, nei primissimi tempi dopo la nascita […] e richiede una organizzazione precisa e puntuale su tutto il territorio regionale (ogni regione è responsabile della organizzazione del “suo” screening). Ma questo non basta, non è sufficiente cioè fare lo screening, avere il ‘dubbio’ della presenza della ipoacusia, questo richiede una fase successiva che è quella della ‘conferma’ della ipoacusia e soprattutto dell’impostazione del percorso riabilitativo, per arrivare il più precocemente possibile alla protesizzazione acustica e, quando necessario, dell’impianto cocleare”.

I partecipanti dell’Executive Master in Implantologia cocleare hanno lavorato in piccoli team multidisciplinari alla realizzazione di una serie di project work, i quali sono stati discussi nella giornata conclusiva come elaborato finale.

“I project work redatti dai corsisti, rappresentano un’analisi reale delle esigenze del territorio regionale relativamente all’assistenza dei sordi preverbali” spiega Aldo Messina. “I diciassette corsisti, che hanno raggiunto un numero tale di ore di frequenza da potere accedere all’esame finale provenendo da diverse parti del tessuto regionale, con i loro project work finali, non si sono limitati a descrivere la situazione reale relativa all’assistenza ai soggetti audiolesi ma hanno, come nelle finalità della tesi, indicato proposte di correzione alle criticità riscontrate. Ascoltando i corsisti – conclude Messina – i membri della commissione (Maria Daniela Falconieri presidente, Riccardo Speciale e Aldo Messina componenti) abbiamo ricavato delle informazioni che saranno utili a redigere un documento di programmazione da inviare ai competenti funzionari regionali”.

 

 

 

 

 

Concluso l’Executive Master in Implantologia Cocleare: presentati i project work realizzati dai corsisti

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