
Chirurghi, anestesisti e infermieri si sono confrontati sulle recenti evoluzioni nel campo della chirurgia mini-invasiva, laparoscopica, con particolare attenzione all’impatto clinico ed economico delle innovazioni tecnologiche, durante l’evento “Sicilia Live Surgery: tra esperienza e ambizione”, promosso dalla Società Siciliana di Chirurgia che si è svolto il 18 e 19 dicembre presso la Scuola di Laparoscopia del CEFPAS. Pietro Testaì, Direttore amministrativo del CEFPAS è intervenuto in occasione della giornata di apertura del convegno portando i saluti del Direttore del Centro Roberto Sanfilippo e ha dichiarato: “Il mio principale ringraziamento non può non andare a Giovanni Ciaccio e alla società che rappresenta perché, grazie al suo contributo professionale, buona parte di quello che voi avete visto all’interno del Centro di simulazione è stato realizzato in breve tempo e con grande impegno”. E ha poi aggiunto: “Il centro di simulazione è per noi un punto di riferimento e il fatto che oggi la società sia qui presente con quest’evento è il riconoscimento del lavoro che abbiamo fatto. Puntiamo ad estendere le nostre collaborazioni sia con le altre amministrazioni centrali della Regione che fuori Regione e soprattutto col mondo universitario”.
A introdurre le due giornate formative sono stati Giovanni Ciaccio, responsabile scientifico della Scuola di Laparoscopia del CEFPAS nonché Presidente della Società Siciliana di Chirurgia e Giovanni Di Lorenzo, presidente e responsabile scientifico Live Surgery i quali hanno sottolineato l’importanza del lavoro delle équipe multidisciplinari, di fare rete e del lavoro di squadra. “L’obiettivo del Sicilia Live Surgery quest’anno è quello di favorire la crescita professionale delle nuove generazioni di chirurghi che rappresenta un pilastro fondamentale per il futuro della sanità. Investire nella loro formazione significa garantire non solo l’eccellenza tecnica, ma anche lo sviluppo di competenze comunicative e umane indispensabili per una medicina moderna e responsabile. Chirurghi preparati e aperti all’innovazione sono in grado di integrare esperienza clinica, ricerca scientifica e nuove tecnologie, assicurando cure sempre più sicure, efficaci e centrate sul paziente. Sostenere il loro percorso di crescita equivale a tutelare la qualità dell’assistenza e la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario per una chirurgia siciliana moderna, collaborativa e orientata alla qualità e alla sicurezza delle cure” ha detto Ciaccio. E sull’importanza di rafforzare una rete regionale sempre più interconnessa, Giovanni Di Lorenzo ha affermato: “Il lavoro di squadra e la capacità di fare rete sono elementi essenziali nella pratica chirurgica moderna. Nessun chirurgo opera da solo: il confronto continuo con colleghi, anestesisti, infermieri e altri specialisti permette di unire competenze diverse, ridurre il rischio di errore e migliorare gli esiti per il paziente. Fare rete significa anche condividere esperienze, conoscenze e innovazioni, favorendo una crescita professionale costante”.
Durante la mattinata della prima giornata di lavori si è svolta un’attività formativa di simulazione rivolta ai chirurghi in formazione con Giovanni Ciaccio, responsabile scientifico della Scuola di Laparoscopia del CEFPAS. L’evento “Sicilia Live Surgery: tra esperienza e ambizione” si è focalizzato, in particolar modo, sulla chirurgia colorettale ed esofagogastrica e sulla presentazione dei centri live surgery con collegamenti dalle sale operatorie: il 18 dicembre con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Gaetano Martino di Messina presentando un intervento di emicolectomia destra laparoscopica e con l’Arnas Civico di Palermo con un intervento di resezione anteriore del retto. Il 19 dicembre ci si è collegati con il Policlinico Morgagni di Catania in cui si è potuto vedere un intervento di riparazione laparoscopica di ernia inguinale e con il Presidio Ospedaliero “S.Elia” di Caltanissetta con un intervento di fundoplicatio secondo Nissen ossia la tecnica chirurgica più comune ed efficace per la cura della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE).













