CEFPAS

Centro per la Formazione Permanente e
l'Aggiornamento del Personale del Servizio Sanitario

IFTS- Operatore Counseling

Premessa e contesto

Il problema/esigenza che si intende affrontare è quello del disagio giovanile e del riappropriarsi da parte delle famiglie del ruolo centrale che compete loro in tale disagio. Occorre, conseguentemente, riportare la famiglia al centro della società e agli spazi, ruoli e compiti che le spettano.

Obiettivi

  • formare una nuova figura professionale, l’Operatore Counseling, una figura trasversale ad altre qualifiche, che opera nella relazione di aiuto, sostiene le singole persone e i nuclei familiari nei processi di consapevolezza, nel contattare i propri bisogni e risorse, nell’esplorare e sperimentare nuove possibilità, più consone, di comportamento, facilitando il processo decisionale.
  • attivare un’ offerta formativa non presente a livello locale finalizzata a formare una figura professionale flessibile e trasversale, è sempre più richiesta in ambiti diversi quali la scuola, l’area di intervento sociale e anche d’impresa. Il CNEL ha  riconosciuto la figura di Counselor come figura professionale  non regolamentata con delibera ufficiale del 24 maggio 2000.
  • promuovere un intervento volto alla creazione di nuova occupazione attraverso azioni di alta formazione, tutoraggio, orientamento/consulenza. L’azione si prefigge, al termine del processo di formazione, di promuovere la creazione di Centri di Counseling che potrebbero essere gestiti coinvolgendo i destinatari dell’intervento desiderosi di attivarsi in un lavoro autonomo.
  • ridurre la disoccupazione femminile e, conseguentemente, l’aumento della presenza di donne nel mercato del lavoro. Questo progetto ha l’obiettivo di promuovere l’accesso alla formazione e in particolare a quello del mercato del lavoro e le possibilità di occupazione di gruppi vulnerabili, in questo caso donne, che altrimenti si troverebbero escluse dal mercato.
  • creare opportunità formative e lavorative per soggetti in cerca di occupazione, residenti nell’area interessata.
  • utilizzare le potenzialità di un nuovo bacino d’impiego quale quello dei servizi alla persona.
  • creare una figura professionale  capace, sia di intervenire fornendo strumenti specifici per sviluppare le capacità di ascolto del minore inserito nel contesto, sociale, scolastico e familiare, sia di sviluppare interventi di sostegno psicologico in casi di violenza e disagio familiare, attivando risorse positive volte alla mediazione dei conflitti e al cambiamento.
  • accrescere il benessere socio-economico del territorio attraverso una combinazione di una azione di prevenzione e di intervento sul disagio giovanile  e sui bisogni/esigenze delle famiglie e i connessi (dovuti e/o provocati). Si tratta di una misura che si attiva come obiettivo intermedio che risponde alle esigenze della collettività di vedere ridotti gli elevatissimi costi psicologici ed economici (individuali e sociali) dell’alta conflittualità nel disagio giovanile e familiare. Infine la riduzione della disoccupazione, la creazione di Impresa, lo sviluppo di nuove professionalità migliorano le condizioni della Salute Pubblica. E’ ben noto, infatti, che nel campo della Salute, gli aspetti sanitari veri e propri contano per un 10/15%, pregnanza ed impatto determinante hanno gli aspetti socio-economici, gli stili di vita, l’istruzione e la formazione, la cultura, l’ambiente, ecc.

Contenuti

L’articolazione dei moduli formativi e dei collegati obiettivi didattici è stata progettata in modo tale da mettere in grado i discenti di acquisire le competenze, conoscenze, abilità che ruotano attorno alla figura dell’operatore counseling per rispondere nel modo più efficace ed efficiente possibile alle richieste di aiuto dei soggetti disagiati e in difficoltà. Il corso per operatore counseling si articolerà,  per 5 ore al giorno e per 5 giorni alla settimana, per un totale di  500 ore di aula (di cui 290 ore di teoria e 210 di esercitazioni didattiche) e 300 ore di stage (pari al 37,5% del monte ore totale) da svolgere presso imprese pubbliche e/o private operanti nel settore socio-assistenziale e dei servizi alle persone. Aspetti generali del D. lgs. 626/94: la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro I soggetti della prevenzione: il medico competente;    – il datore di lavoro, i dirigenti e i preposti;   – il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;   – i lavoratori addetti al Pronto Soccorso, antincendio, evacuazione. Obblighi, responsabilità, sanzioni Il medico competente, la prevenzione e la sorveglianza sanitaria Il ciclo produttivo del comparto e i principali rischi specifici, Misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro, Procedure riferite alla mansione, Rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro, Dispositivi di Protezione Individuale obbligatori, obblighi, responsabilità, sanzioni,  il servizio di prevenzione/protezione, i lavoratori incaricati dell’attività di pronto soccorso, di lotta antincendio e di evacuazione dei lavoratori, i piani di emergenza,  il soccorso antincendio,  l’evacuazione.

Destinatari

Il Progetto può vantare un’ampia gamma di destinatari intermedi e finali. Possiamo, infatti, considerare beneficiari di questo progetto, i destinatari dei corsi (operatore counselling e operatori e professionalità interessate) che potranno trarre un concreto beneficio in termini di inserimento lavorativo e di formazione qualificata, inoltre la nascita di centri di counseling offrirà all’utenza interessata, altra beneficiaria, un servizio polivalente per il recupero dei problemi, della sofferenza e della eventuale devianza.il percorso formativo è rivolto a soggetti in possesso dei seguenti requisiti:

  • residenza nella regione Sicilia
  • nel caso di giovani (15-24 anni di età) stato di disoccupazione della durata di oltre i sei mesi
  • nel caso di adulti (oltre i 24 anni di età) stato di disoccupazione della durata di oltre i 12 mesi
  • possesso di diploma di scuola media superiore
  • Diploma Scuola Media Superiore; educatore, animatore, assistente-sociale o equiparabili.

Valutazione

Per quanto attiene le modalità di valutazione del progetto, si prevede l’uso di differenti strumenti. In primo luogo, una valutazione ex ante volta da capire le reali esigenze del gruppo target. Per tutta la durata dell’iniziativa, si realizzerà, inoltre, una valutazione di processo. In particolare, si organizzeranno degli incontri periodici fra i partner al fine di accertare la raggiungibilità degli obiettivi prefissati e l’appropriatezza delle attività implementate e delle strategie adoperate. Tali incontri, in particolare, coinvolgeranno i responsabili e i collaboratori delle aziende ospitanti i tirocinanti. Trattasi di momenti di grande importanza, perché coinvolgenti tutta l’équipe di lavoro, che utilizzerà questi incontri quali strumenti di verifica della gradualità e flessibilità dell’inserimento lavorativo dei destinatari del progetto.  Infine, sulla base degli obiettivi, delle attività, dei risultati e dati di bilancio si effettuerà una valutazione di esito da condividere in un incontro post valutazione. L’ottica con cui si procederà alla valutazione – giacché la valutazione non è una scienza esatta e priva di contestualizzazione diventa inefficace – tiene conto delle caratteristiche dell’utenza, degli scopi prefissi dal programma comunitario entro cui è realizzato l’intervento, delle caratteristiche dell’ente attuatore e del contesto socio economico in cui opera. Oggetto della valutazione sarà l’insieme progettuale nel suo complesso, alla ricerca non solo degli elementi attinenti la validità tecnica dell’intervento, ma anche di quelli che esprimono i valori culturali, morali ed organizzativi dell’ente proponente. Scopo della valutazione  sarà quello di evidenziare criticamente le caratteristiche positive e negative legate alla gestione del progetto per permetterne l’ottimizzazione sotto diversi e peculiari aspetti. La valutazione qualitativa del corso è effettuata, alla fine del percorso formativo, attraverso un questionario di gradimento. Nell’ambito della presente iniziativa sono stati previsti, al fine di una verifica in itinere ed ex-post, momenti formali di accertamento (attraverso test, prove scritte, colloqui individuali, esercitazioni) delle conoscenze e capacità acquisite dai singoli partecipanti.

Durata: annuale

Avvio: 2001

Termine: 2002

Risultati Attesi

A breve termine: la formazione di operatori effettivamente in grado di affrontare il problema del disagio giovanile in maniera   competente e con grande entusiasmo.

A medio termine: la creazione di centri di counseling in cui gli operatori formati forniscono un servizio di counseling alle famiglie di minori a rischio per cercare di affrontare la causa del disagio e trovare la soluzione al problema.

A lungo termine: l’aumento dell’occupazione, anche femminile; una maggiore partecipazione della famiglia ai problemi del disagio minorile dei figli; una riduzione complessiva del disagio minorile.

IFTS- Operatore Counseling

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