
Approfondire il tema della prevenzione delle principali psicopatologie in adolescenza e più in generale in età evolutiva con particolare riferimento anche al ruolo della componente scolastica e genitoriale. Questo l’obiettivo generale del webinar “Prevenzione del disagio psichico in adolescenza e promozione della salute in età evolutiva” che si è tenuto il 21 novembre sulla piattaforma online del CEFPAS. “È un’iniziativa fondamentale che, alla luce degli ultimi fatti di cronaca, mira a promuovere piani di prevenzione e azioni di comunicazione e sensibilizzazione su tutta la cittadinanza” ha affermato Roberto Sanfilippo, Direttore generale del Centro. La responsabile scientifica del seminario è stata Francesca Picone, Direttore UOC, Psichiatra, psicologo analista ASP Palermo.
Maria Lucia Furnari, Dirigente Servizio 2 DASOE Assessorato della Salute della Regione Siciliana, ha spiegato in che modo proteggere i minori attraverso la protezione e cura e la prevenzione. “La protezione è l’insieme di azioni, volte a prevenire e a rispondere all’abuso, sfruttamento e violenza nei confronti di minori vittime di qualunque forma di abuso”. La prevenzione si realizza attraverso vari strumenti: con lo sviluppo di politiche adeguate, superando disagi sociali e familiari, individuando i segni e sintomi del disagio, i fattori di rischio e creando percorsi condivisi per utilizzare linguaggi comuni tra istituzioni. Un ruolo fondamentale è svolto dalla scuola nella promozione della salute in età evolutiva che intercetta il disagio giovanile, dovrebbe ascoltare i ragazzi che presentano sintomi di disagio, ma è necessario anche adottare strumenti di prevenzione. Tra gli argomenti trattati, anche il body shaming in cui “il carattere fisico viene colpito perché considerato non aderente ai canoni estetici della cultura in cui la vittima vive”. La vittima colpevolizzata è indotta alla vergogna: tale vergogna riduce l’autostima e può portare a malattie quali disturbi alimentari, ansia e depressione.

Una delle emergenze giovanili è sicuramente l’aumento del consumo degli alcolici tra gli adolescenti che sta diventando sempre più preoccupante: il Centro Nazionale dipendenze ha stimato che sono 780 mila i giovani che hanno dipendenze tra i 15 e 19 anni, il 6.1% beve alcool una volta al mese, tra questi sono più le ragazze che i ragazzi. “L’adolescente spesso entra in contrasto con gli adulti e con i coetanei. Imporsi e farsi valere significa ‘esistere’ ma significa anche manifestare un disagio profondo, esprimere una crisi esistenziale che può degenerare in asocialità o in atteggiamenti aggressivi o violenti nei confronti dei coetanei” ha evidenziato Furnari spiegando il perché i ragazzi diventano violenti e aggressivi. Tra i compiti degli adulti: riconoscere i segnali, dare aiuto e sostegno a questi ragazzi. “Il piano nazionale della prevenzione (PRP) cerca di creare una strategia condivisa e coordinata per promuovere la salute come bene collettivo con integrazione tra le azioni che competono alla collettività e quelle che sono responsabilità dei singoli” ha aggiunto la Dirigente Servizio 2 DASOE Assessorato della Salute della Regione Siciliana. La governance regionale del PRP si articola in diverse azioni sinergiche e indispensabili allo sviluppo regionale e al monitoraggio del piano. Il DASOE ha la governance del Piano della Prevenzione e in particolare il coordinatore regionale del Piano, identificato nel Dirigente del Servizio 5, ha la funzione di: supportare le azioni regionali che includono lo sviluppo delle 11 linee di supporto centrale e sviluppare le azioni inerenti alla trasversalità, formazione, comunicazione ed equità.
Dell’eziopatogenesi del disagio adolescenziale, ha parlato Francesco Pira, Professore Associato in “Sociologia dei processi culturali e comunicativi” dell’Università di Messina sottolineando l’importanza della media education, ossia un’attività educativa e didattica, finalizzata a sviluppare nei giovani una informazione e comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche da loro impiegate per costruire messaggi e produrre senso i generi e i linguaggi specifici. Pira ha spiegato il ruolo dell’educazione ai media che fa riferimento alla comprensione critica dei media, intesi non solo come strumenti, ma come linguaggio e cultura, educazione per i media, livello rivolto alla formazione dei professionisti. Un nuovo approccio è l’edocomunicazione che non è soltanto una lettura critica dei media d’informazione, ma è un nuovo campo che mira alla costruzione di veri ecosistemi comunicativi negli spazi dell’educazione sia in presenza che virtuali.

“Bullismo e cyberbullismo oggi: come prevenire” è il titolo dell’intervento di Carmela Mento, Professore Associato di Psicologia Clinica Università di Messina che ha spiegato come qualsiasi intervento volto a prevenire lo sviluppo del comportamento antisociale e violento dovrebbe impiegare programmi educativi diretti a migliorare le abilità cognitive e sociali dei bambini e programmi di ‘cognitive remediation’ per la riabilitazione dei deficit delle funzioni esecutive. Franco Mazzini, Pediatra, “Progetto Adolescenza” della Regione Emilia Romagna, Ambulatorio di Medicina dell’adolescente, Associazione ACP, che si è soffermato sul disagio psichico negli adolescenti, in particolare il 75% dei disturbi mentali si manifesta entro i 25 anni e ha evidenziato come dopo la pandemia e il lockdown i ricoveri per problematiche psicopatologiche in Italia siano aumentati del 30%. Tra i contenuti trattati anche il ritiro sociale: hikikomori ossia gli adolescenti e giovani adulti che decidono di isolarsi dalla vita sociale per lunghi periodi di tempo, tematica che ha affrontato Maurizio Nobile, Coordinatore FORAGS Sicilia. Tra i relatori, Francesco Vitrano, Dirigente Medico NPI ASP Palermo, componente del Tavolo Tecnico Regionale sulla tutela dei minori abusati, Filippo Ciancio, Dirigente reggente dell’ufficio VI Ambito territoriale per le province di Caltanissetta ed Enna e Angela Fontana, Dirigente Ufficio Scolastico Regionale Sostegno alla Progettazione e al supporto dei processi Formativi e Funzione ispettiva anche in riferimento ai fenomeni di bullismo, devianze giovanili, ha esposto i risultati delle indagini dei sistemi di sorveglianza sanitaria in età evolutiva (Okkio alla Salute) e in età adolescenziale (Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) al fine di: pianificare azioni, promuovere comportamenti e atteggiamenti consoni a sani stili di vita e sviluppare la capacità degli studenti e delle studentesse di “scegliere” stili di vita orientati al benessere psicofisico. Un impatto negativo sulla salute mentale dei ragazzi l’ha avuto il Covid-19, infatti dall’indagine HBSC è emerso che il 41% degli adolescenti italiani ritiene che la propria salute mentale abbia risentito negativamente della pandemia e il 39% della propria vita in generale. Fontana ha presentato il Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 con l’istituzionalizzazione della rete “Salus – Scuole SHE Sicilia”, nata da una sinergia tra l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, diretto da Giuseppe Pierro e il Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (DASOE) dell’Assessorato alla Salute, diretto da Salvatore Requirez. L’alleanza Scuola – Sistema Sanitario punta, infatti, a sviluppare salute e benessere nel contesto scolastico attraverso interventi e azioni di co-progettazione e co-costruzione di ambienti educativi sfidanti, accoglienti e innovativi.