
Il cyberbullismo è un fenomeno in aumento tra le giovani generazioni e si continua a diffondere attraverso l’elevata esposizione ai dispositivi elettronici, concretizzandosi anche con un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, mediante sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate, con l’obiettivo, anche inconsapevole, di provocare gravi danni sul corretto ed equilibrato sviluppo psico-fisico del minore.
Nell’anno scolastico 2020-2021 secondo i dati della piattaforma ELISA (progetto per la formazione in E-Learning degli Insegnanti sulle Strategie Antibullismo) al cui monitoraggio hanno partecipato 314.500 studenti e 46.250 docenti, è emerso che l’8,4% ha subìto episodi di cyberbullismo e il 7% ha preso parte attivamente a episodi di cyberbullismo. Contro il cyberbullismo è in vigore la legge 71 del 29 maggio 2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, un primo strumento normativo che ha definito e affrontato questo problema attraverso una definizione del fenomeno, degli obiettivi, delle azioni a carattere preventivo e di una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti.
Il CEFPAS è impegnato come partner nel progetto “Cyberbullismo, the end” realizzato della rete “Oltre il cyberbullismo” composta da Istituzioni scolastiche e Istituzioni del territorio (Polizia Postale, ASP, USSM – Ufficio per il Servizio Sociale per i Minorenni- e della Scuola di Magistratura sezione di Caltanissetta). Il Centro per la Formazione Permanente e l’Aggiornamento del Personale del Servizio Sanitario sta contribuendo al progetto con la realizzazione, tra novembre e dicembre, di alcuni laboratori di formazione per gli insegnanti di ogni ordine e grado provenienti da tutta la provincia nissena e per i genitori degli alunni delle scuole partecipanti alla Rete. Uno dei primi momenti ha visto come destinatari i genitori e si è svolto presso la scuola “Rosso di San Secondo” venerdì 11 e martedì 15 novembre 2022. Sono programmati altri tre laboratori in istituti scolastici del territorio, partner del progetto, per sensibilizzare le famiglie e gli insegnanti e favorire la prevenzione. L’attività di formazione/informazione è condotta da Eleonora Indorato, esperta psicopedagogista nel settore minorile e Dirigente del CEFPAS e per la formazione delle famiglie sono stati coinvolti anche i mediatori penali esperti in giustizia riparativa. Tra le finalità del progetto “Cyberbullismo, the end”: conoscere, contrastare e prevenire il fenomeno del cyberbullismo, promuovere l’uso consapevole della rete e delle tecnologie, rafforzare i valori del rispetto delle diversità e della solidarietà per potenziare la cultura dell’inclusione, anche attraverso l’approfondimento delle competenze degli insegnanti curriculari e il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità educante.
Le evidenze disponibili sugli effetti negativi sulla salute, nel senso più ampio del termine, dimostrano quanto il fenomeno sia da considerare un serio problema di salute pubblica. Il fenomeno ha origine prevalentemente in ambito scolastico e rappresenta una fonte non trascurabile di costi per il sistema economico, sociale, educativo, e giudiziario. Diversi studi indicano anche un’associazione fra l’essere stato vittima di atti di “bullismo” e l’abbandono scolastico. Le persone coinvolte, solo apparentemente, sono la vittima e l’autore del gesto. Testimoni, genitori, insegnanti, amici, pediatri, sono tutte figure con un ruolo potenzialmente decisivo per intercettare, sostenere e interrompere un’azione fisicamente e psicologicamente dolorosa. Per tale ragione è necessario realizzare azioni sinergiche di prevenzione e di intervento precoce, utilizzando la scuola come contenitore privilegiato di tali azioni.