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A Ragusa un evento sull’invecchiamento sano e attivo e le buone pratiche di Ragusa e Palermo

Il 18 luglio si è tenuto a Ragusa l’evento “Invecchiamento sano e attivo, dalle politiche comunitarie alla situazione nazionale e regionale. Buone pratiche nelle Province di Ragusa e Palermo”. L’obiettivo principale della giornata è stato quello di affrontare la tematica dell’invecchiamento sano e attivo in Europa e in Italia per poi presentare le relative azioni intraprese in provincia di Ragusa e Palermo. Ciò servirà a dimostrare che queste ultime sono perfettamente in linea con le politiche dell’UE sulla tematica oggetto dell’evento, nonché in linea con gli obiettivi del Piano Sanitario Regionale 2020- 2025. Nella fattispecie le due province hanno creato la rete “Municipalità Palermo-Ragusa”, accreditata in data 13 ottobre 2022 dal RSCN (Reference Site Collaborative Network), alla quale partecipano l’Assessorato Regionale della Salute Regione Sicilia; l’ASP di Ragusa; il Dott. Gaetano Iachelli, Presidente Regionale Medicina dello Sport; l’AOUP “Paolo Giaccone” Palermo; INNOVA START UP; l’Università degli Studi di Palermo; Federsanità-ANCI; l’Associazione Serena a Palermo, con lo scopo di realizzare, insieme agli altri siti di riferimento in tutta Europa, un unico forum per promuovere l’invecchiamento sano e attivo.

È obiettivo di questa giornata rappresentare la tematica dell’invecchiamento sano e attivo nonché presentare quanto realizzato dalla rete. Partendo da un inquadramento generale della tematica a livello europeo, verranno esaminate la situazione attuale e le prospettive future a livello nazionale e locale con specifico riferimento, in particolare, alle attività realizzate dalle due Province di Palermo e Ragusa. In conclusione si avvierà un dibattito in aula per raccogliere utili feedback per migliorare, in termini qualitativi, la pianificazione delle attività ancora da realizzare in modo che siano più adeguate ai bisogni reali della popolazione target, coinvolgendo i discenti. I discenti dell’evento sono costituiti da: operatori del SSN (medici, infermieri, oss, ecc.); assistenti sociali; care givers (familiari, badanti, ecc.); cittadini over 65 e famiglie; gestori di case di cura e di riposo.

L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno in atto da decenni. La promozione dell’invecchiamento attivo è una delle azioni rilevanti in favore di una corretta politica per gli anziani. Ha preso forma già con il “Primo piano d’azione internazionale sull’invecchiamento”, siglato dall’Onu nel 1982 a Vienna. Nel 1999 è stato proclamato “Anno internazionale degli anziani” con lo slogan “L’invecchiamento attivo fa la differenza”. Tra i principali obiettivi contenuti nella proclamazione del 2012 quale “Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale” era evidenziata la sensibilizzazione della pubblica opinione verso questa tematica. L’allungamento della vita è il risultato delle migliori condizioni del ‘vivere’, nelle società occidentali, e dei progressi della medicina in termini di prevenzione e trattamento delle malattie. La definizione di “active ageing” per l’Organizzazione Mondiale per la Salute (Who) fa riferimento ad un processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza, allo scopo di migliorare la qualità della vita delle persone anziane. La distinzione tra invecchiamento normale e invecchiamento patologico deriva dal principio fondamentale secondo il quale l’invecchiamento di per sé non è comunque una malattia e come tale non prevenibile, né in alcun modo curabile. Le persone con invecchiamento patologico vanno incontro a morbilità e disabilità che di fatto possono peggiorare la loro qualità della vita. Il concetto di “invecchiamento attivo” ha ricevuto in questi ultimi anni molta attenzione dai responsabili di politica sanitaria. L’obiettivo principale è di incoraggiare gli anziani ad essere attivi e di migliorare la propria qualità di vita e di benessere. L’idea di invecchiamento attivo cambia il paradigma tradizionale che correla la longevità con il decadimento funzionale. Il nuovo modello ridisegna il contesto che spinge la mortalità e la morbilità in un periodo più breve e più ‘tardivo’ nella vita posticipando disabilità e mortalità.

Fonte: ProMIS

A Ragusa un evento sull’invecchiamento sano e attivo e le buone pratiche di Ragusa e Palermo

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