
La recente pandemia ha messo in evidenza l’esigenza di considerare in una visione globale (One Health) problemi e risorse spesso ritenuti indipendenti gli uni dalle altre. Senza un’adeguata integrazione istituzionale, sanitaria, educativa e assistenziale il rischio è quello di ridurre bisogni complessi a una dimensione più facilmente trattabile, perdendo di vista la unitarietà biopsicosociale. Se n’è parlato nel corso del XIV Congresso SIPSA (Società Italiana di Psicologia della Salute) dal titolo “Traiettorie locali e globali per costruire salute” che si è tenuto a Cagliari dal 25 al 27 maggio, organizzato dall’Associazione SIPSA e dall’Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia.
Il Congresso, articolato in sessioni interattive, simposi, tavole rotonde e sessioni plenarie, ha visto la partecipazione di oltre trecento psicologi provenienti da tutta Italia e da diversi Paesi esteri e di numerosi ricercatori e professionisti che hanno affrontato e dibattuto temi di grande attualità ed interesse, come, ad esempio, la pace, la solidarietà, le emergenze, il benessere, la salute. In continuità con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sono state tracciate e confrontate traiettorie di elaborazione riflessiva ed esperienze di intervento psicologico atte a costruire salute a livello globale e locale.
Al congresso ha partecipato Maria Luisa Zoda, Dirigente del CEMEDIS, il Centro Mediterraneo di Simulazione in Medicina del CEFPAS, al simposio “Il contributo della psicologia nella simulazione sanitaria”, proponendo un focus sul suo ruolo di psicologa al coordinamento di un centro di simulazione regionale in medicina, ruolo molto innovativo in Italia.
“Con il mio intervento ho sottolineato le opportunità e il valore aggiunto che può offrire la figura dello psicologo nella conduzione di un centro di simulazione in sanità che va oltre l’organizzazione dei corsi specialistici nell’area della comunicazione e relazione e il mero presidio metodologico degli interventi sulle skill tecniche medico-sanitarie” afferma Maria Luisa Zoda che spiega: “Durante il congresso ho condiviso un’esperienza da me fatta circa vent’anni fa presso la facoltà di Psicologia e Neuroscienze dell’Università di Maastricht. La simulazione veniva utilizzata per sviluppare negli studenti universitari le competenze nella conduzione del colloquio clinico con pazienti simulati. Anche in questo contesto le riprese del colloquio, poi riviste dagli studenti e commentate insieme ai docenti, erano, per loro, il momento topico per apprendere dalla pratica diretta e ‘ripensare’ le proprie modalità e il proprio ‘essere psicologo’. La simulazione applicata alle competenze relazionali nella formazione dello psicologo rappresenta un bell’esempio di coniugazione di competenze tecniche in senso stretto e competenze trasversali, che appunto convergono nell’ambito delle competenze ‘professionali’, così come oggi vengono identificate”.
Nel corso del suo intervento, Zoda ha illustrato infine gli obiettivi che persegue come psicologa nel coordinamento del CEMEDIS, il Centro Mediterraneo di Simulazione in Medicina della Regione Siciliana: il primo è quello di assicurare un’offerta formativa regionale in simulazione che proponga sia corsi specialistici per gli psicologi che corsi trasversali alle varie discipline (come i corsi sulla gestione del team, del lutto perinatale, dei comportamenti aggressivi in emergenza urgenza); il secondo è quello di garantire un presidio sulla metodologia, che dalla identificazione degli obiettivi formativi, costruzione degli scenari e conduzione del debriefing dei corsi di simulazione in alta fedeltà, possa mantenere qualità ed efficacia negli apprendimenti cognitivi ed emozionali e ricadute nella pratica sanitaria; infine è necessario applicare costantemente l’approccio della metodologia della ricerca nella costruzione degli strumenti di valutazione, elaborazione dei dati e analisi di strumenti digitali innovativi.
Il simposio, proposto da Michela Bernardini (SIMNOVA) e moderato da Pier Luigi Ingrassia, Presidente Simmed (Società Italiana di Simulazione in Medicina), ha voluto portare all’attenzione della Psicologia della Salute il contributo della psicologia nella formazione sanitaria che si avvale della simulazione.