I compiti e le competenze della Polizia Giudiziaria nell’ambito del Decreto Legislativo n. 150 del 2022 (Legge Cartabia) e la sua applicazione nel settore della sicurezza dei luoghi di lavoro, la sicurezza alimentare, la funzionalità del portale NDR (Nuovo Registro dei Dati di Reato) e i reati contro gli animali previsti dalla legge 82 del 6 giugno 2025 nota come “legge Brambilla”. Questi argomenti sono stati affrontati in occasione del Seminario di Formazione che si è svolto il 10 settembre al CEFPAS. L’incontro è stato promosso dall’Ordine dei TSRM e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Caltanissetta-Agrigento attraverso la Commissione d’Albo dei Tecnici della Prevenzione dell’Ambiente e dei luoghi di lavoro, con il patrocinio del CEFPAS, dell’ASP di Caltanissetta e dell’Università di Catania, Dipartimento Scienze Cliniche. Abbiamo intervistato Giuseppe Alcamisi, Presidente Commissione Albo dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (T.P.A.L.L) e responsabile scientifico del seminario e Vincenzo Santoro, Presidente Ordine TSRM e PSTRP di Caltanissetta-Agrigento.

Intervista a Giuseppe Alcamisi
- Qual è l’importanza del Seminario di Formazione sui Compiti e le Competenze della Polizia Giudiziaria che si terrà il 10 settembre al CEFPAS?
Il seminario si propone di fornire indicazioni univoche sulle attività che la polizia giudiziaria è tenuta a sviluppare secondo le nuove disposizioni introdotte dalla Riforma Cartabia. Saranno approfonditi alcuni aspetti tecnico-normativi delle attività ispettive e sanzionatorie: in particolare, verrà affrontato il tema della prescrizione penale degli illeciti, che attualmente risulta di difficile applicazione in ambito di sicurezza alimentare. Saranno illustrate graficamente le informazioni da inserire nel portale NDR. Inoltre, si tratteranno le modifiche al codice penale apportate dalla Legge 6 giugno 2025, n. 82, in materia di reati contro gli animali e il relativo diverso orientamento giuridico introdotto: il bene da tutelare non sarà più il “sentimento” umano “per” gli animali, ma l’essere senziente in quanto tale.
- Quali sono i compiti e le competenze della Polizia Giudiziaria nell’ambito del Decreto Legislativo n. 150 del 2022?
Il Decreto Legislativo n. 150 del 2022 non ha modificato in modo sostanziale i compiti fondamentali della Polizia Giudiziaria, bensì li ha inquadrati meglio nel contesto di una giustizia penale più efficiente e di una maggiore attenzione alla giustizia ripartiva. Ha digitalizzato e potenziato l’attività della polizia giudiziaria, introducendo la possibilità di acquisire sommarie informazioni testimoniali (SIT) da remoto tramite riproduzioni audiovisive e fonografiche, quest’ultime rese obbligatorie anche a tutela della parte oggetto d’indagine. Tra i compiti assegnati, la polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quanto altro possa servire per l’applicazione della legge penale. Svolge ogni indagine e attività disposta o delegata dall’A.G.
- Quali sono le novità contenute nel Decreto Legislativo n. 150 del 2022 (Legge Cartabia) in termini di sicurezza dei luoghi di lavoro e di sicurezza alimentare?
Il D.Lgs. 150/2022 non introduce novità specifiche sulla sicurezza sul lavoro. Le recenti modifiche in quest’ambito sono contenute in altri interventi legislativi, come ad esempio la Legge 17 dicembre 2021, n. 215, interviene negli ambiti generali delle attività di Polizia Giudiziaria. La vera innovazione del D.Lgs. 150/2022 riguarda la modifica della Legge 30 aprile 1962, n. 283 con l’introduzione degli artt. 12-ter a 12-nonies, con i quali si istituisce l’estinzione delle contravvenzioni alimentari tramite prescrizioni e condotte riparatorie, secondo un modello già sperimentato nel settore della sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 758/1994) e dell’ambiente (art. 318‑bis D.Lgs. 152/2006). Viene introdotto un meccanismo deflattivo per smaltire il carico penale delle Procure, consentendo l’estinzione delle contravvenzioni alimentari attraverso prescrizioni e risarcimenti o lavoro utile.
L’estinzione è prevista per contravvenzioni relative a igiene, produzione, tracciabilità e vendita di alimenti e bevande, punite con ammenda (anche congiunta a pena detentiva), se queste hanno causato un danno o un pericolo eliminabile tramite azioni ripristinatore o risarcitorie. L’organo di Polizia Giudiziaria che accerta l’illecito emette prescrizioni con termine per l’adempimento e ne informa il Pubblico Ministero; se il termine scade e l’adempimento è verificato, si concede la possibilità di estinguere il reato pagando un importo pari a 1/6 del massimo dell’ammenda e viene richiesta l’archiviazione. L’alternativa al pagamento, in certe situazioni, è l’esecuzione di lavoro di pubblica utilità.
- Quali le novità introdotte dal Decreto Legislativo n. 150 del 2022 in relazione alla funzionalità del portale NDR che ha portato all’introduzione del processo penale telematico?
Tra le novità pratiche introdotte dal Portale NDR vi è la creazione obbligatoria del fascicolo con il quale si punta alla digitalizzazione del processo penale. La creazione del fascicolo penale digitale, semplifica e velocizza la trasmissione delle notizie di reato, consente uno scambio più efficiente di informazioni tra la Polizia Giudiziaria e le Procure tramite un sistema sicuro e criptato, con tracciabilità dell’autore. Inoltre si introduce: l’obbligo di allegare il documento principale prima di inserire altri allegati; l’indicazione obbligatoria della scelta della persona offesa circa l’avviso di archiviazione; l’inserimento del domicilio digitale oltre a email e telefono di indagati e persone offese; la conferma obbligatoria del tipo di NDR prima dell’invio; la gestione di CUI (Codice Unico Identificativo) e codice fiscale dell’indagato; l’inserimento di dati rilevanti per reati di violenza di genere; la ricevuta più dettagliata, comprensiva dei nomi dei file allegati.
- Durante il seminario si parlerà anche della legge 82 del 2025 nota come “legge Brambilla”, che rafforza la tutela degli animali inasprendo le pene. Cosa è cambiato in materia di reati contro gli animali?
Il riconoscimento degli animali come esseri senzienti: la legge cambia la prospettiva, non considerandoli più come oggetti, ma come esseri capaci di provare sentimenti. Inasprisce, in via generale, tutte le sanzioni previste dall’ordinamento giuridico nazionale in materia, quali ad esempio non esaustivo: l’uccisione di animali, il loro maltrattamento o abbandono, spettacoli o manifestazioni vietati dove sono coinvolti animali, divieto di combattimenti tra animali. Sono introdotti circostanze aggravanti se il reato contro l’animale è commesso alla presenza di minori, nei confronti di più animali e se l’autore diffonde, attraverso strumenti informatici o telematici, immagini, video o altre rappresentazioni del fatto commesso.
Viene introdotto il divieto di legare un cane con la catena o strumenti simili, a meno che non vi siano ragioni sanitarie o di sicurezza. La violazione può comportare una sanzione amministrativa. Viene riformulato integralmente il reato su chi cagiona l’uccisione o danneggiamento di animali altrui, cosi come il traffico e introduzione illecita di animali da compagnia. È previsto l’affido definitivo, a particolari enti, dell’animale oggetto di sequestro o confisca. La norma introduce una nota positiva per il proprietario di animali da compagnia, se lo stesso provveda agli obblighi identificativi spontaneamente, anche se sono decorsi i tempi prescrittivi, non si applica la sanzione prevista.
- In relazione alle novità introdotte dalla Riforma Cartabia, qual è stato l’impatto sulla professione dei T.P.A.L.L?
La Riforma Cartabia non ha un impatto diretto e specifico sulla professione dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro come gruppo professionale distinto, poiché le sue modifiche principali riguardano il sistema giudiziario penale e civile, la giustizia ripartiva e l’efficienza del processo. Ma poiché il Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro nello svolgimento delle attività proprie nel SSR e nelle ARPA riveste la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria ,siamo in presenza di un impatto indiretto importante attraverso la modifica delle procedure e delle responsabilità in ambito delle attività di P.G., come la gestione delle denunce, l’accertamento di reati d’iniziativa, lo svolgimento di atti delegati dall’Autorità Giudiziaria, la novità delle prescrizioni nell’ambio della sicurezza alimentare.
Si pensi, a titolo esemplificativo, alle nuove modalità di stesura degli atti destinati a contenere le dichiarazioni delle persone coinvolte nel procedimento, prevedendo, di supporto all’ordinario verbale, la documentazione mediante riproduzione audiovisiva o fonografica (apparecchiature spesso non ancora in dotazione nei vari uffici), il non semplice utilizzo del portale NDR. Se l’emanazione delle prescrizioni in ambito della sicurezza del luoghi di lavoro e ambientale sono ben codificate e rodate, in ambito della sicurezza alimentare la norma presenta dei profili di incertezza di applicabilità, specie nell’individuare quale sono quelle azioni che hanno cagionato un danno o un pericolo suscettibile di elisione mediante condotte ripristinatorie o risarcitorie e di conseguenza impartire al contravventore un’apposita prescrizione per eliderne le conseguenze dannose o pericolose. È l’organo di P.G. operante ad dovere applicare le disposizioni previste con introduzione degli articoli dal 12-ter a 12-nonies della Legge 30 aprile 1962, n. 283. E quindi al T.P.A.L.L. in quanto Uff. di P.G. spetta l’applicazione della predetta prescrizione.
Nello specifico stiamo parlando di reati previsti nell’art. 5, Legge 30 aprile 1962, n. 283 relativi alla detenzione a qualunque titolo di alimenti potenzialmente pericolosi o nocivi, i quali, senza un intervento della P.G. sarebbero stai immessi al consumo umano con potenziali pericoli ai consumatori finali. La Commissione d’Albo dei Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro dei Consorzi di Caltanissetta e di Agrigento intercettando il bisogno formativo emerso da vari incontri con i colleghi ha ritenuto di fondamentale importanza organizzare un seminario/corso, con esperti del settore, per superare il gap formativo individuato, al fine di comprendere i nuovi assetti e, soprattutto, uniformare le attività richieste alla polizia giudiziaria.

Intervista a Vincenzo Santoro
- Perché l’Ordine TSRM e PSTRP Caltanissetta-Agrigento ha fortemente voluto la realizzazione del Seminario di formazione del 10 settembre?
L’ordine professionale rintraccia la propria missione istituzionale nella formazione e nella crescita culturale e professionale dei suoi iscritti, investendo energie e risorse per oltre 1400 professionisti sanitari delle province di Caltanissetta e Agrigento. Nello specifico questo seminario vuole approfondire una tematica giurisprudenziale di interesse sanitario per gli operatori del settore, la Riforma Cartabia che dal 2022 ha introdotto, nel sistema giudiziario italiano, importanti novità destinate e rivolte all’efficientamento del sistema giustizia.
- L’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (TSRM e PSTRP) conta 18 professioni sanitarie, quali sono in particolare quelle coinvolte nel seminario e quale ruolo avranno?
L’evento è sostanzialmente destinato ai professionisti sanitari che operano con compiti ispettivi e di vigilanza, rivestendo la qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria (UPG). Questa qualifica è riconosciuta loro dalla legge e permette di svolgere specifiche funzioni investigative, con dei limiti ben precisi, dettati dalla loro professione: parliamo dei tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Inoltre l’evento formativo del 10 settembre 2025 è di particolare interesse anche per altre figure sanitarie operanti in questi ambiti come i veterinari ed i medici.
- Perché è importante una formazione continua e aggiornata del personale sanitario del Servizio Sanitario Regionale in relazione alle novità introdotte dalla Riforma Cartabia?
Il panorama sanitario tende costantemente a repentini mutamenti dovuti alla trasformazione dei bisogni di salute dei cittadini. I professionisti sanitari hanno il dovere di revisionare costantemente il proprio sapere e saper essere per affrontare le sfide future, che si tratti di tecniche avanzate, di protocolli diagnostici innovativi, o di un miglioramento continuo nella gestione della qualità e sicurezza nelle pratiche cliniche. Approfondire le nuove indicazioni introdotte dalla Riforma Cartabia consente ai TPALL di acquisire e rafforzare le competenze procedurali indispensabili per operare con scienza e coscienza in qualità di ufficiali di polizia giudiziaria.
- Con quale modalità o strumenti promuovete la formazione dei vostri iscritti?
L’Ordine TSRM PSTRP di CL e AG destina gran parte delle risorse economiche alla formazione continua dei propri iscritti sia con eventi formativi a tema trasversale per tutte le 18 professioni sia con seminari, convegni o FAD specifici per ciascuna di esse.
- Come gestite la formazione sanitaria specifica per ciascuna delle 18 professioni appartenenti al vostro Ordine?
A ciascuna delle 18 Commissioni di Albo appartenenti all’Ordine TSRM e PSTRP, in fase di redazione del bilancio previsionale, viene assegnato un capitolo di spesa proporzionale al numero di iscritti. Esso può essere gestito in autonomia per l’organizzazione e realizzazione di momenti formativi della specifica professione, siano essi residenziali o in formazione a distanza.
L’intervista è stata realizzata da Ilenia Inguì, Dirigente del Servizio Comunicazione del CEFPAS.