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Puntare sulla formazione dei giovani chirurghi: l’intervista a Giovanni Ciaccio, Presidente della Società Siciliana di Chirurgia

Giovanni Ciaccio, Presidente della Società Siciliana di Chirurgia

Dal febbraio 2014 Giovanni Ciaccio è il direttore dell’Unità operativa complessa (UOC) di Chirurgia Generale e d’Urgenza del presidio ospedaliero S. Elia di Caltanissetta dotata di 20 posti letto e che svolge un’attività operatoria di oltre 1000 interventi l’anno di diversa complessità. È consigliere nazionale ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) ed è stato appena eletto, per il prossimo triennio, Presidente della Società Siciliana di Chirurgia (SSC). Al CEFPAS, Ciaccio è responsabile scientifico della Scuola di Laparoscopia. Lo abbiamo intervistato.

  • Da neopresidente, quali sono gli obiettivi che si prefigge per la Società Siciliana di Chirurgia per i prossimi tre anni?

Gli obiettivi per la mia presidenza e per il consiglio direttivo per i prossimi anni sono molteplici tra cui quello di mettere in luce le realtà chirurgiche presenti nella nostra regione e di portarle all’attenzione del panorama nazionale anche grazie al ruolo che ricopro in qualità di consigliere nazionale di una società scientifica come l’ACOI. Tra i traguardi che il consiglio direttivo vorrebbe raggiungere anche quello di riprendere gli incontri semestrali tra i chirurghi siciliani per confrontare le esperienze di ciascun professionista nell’ambito delle proprie competenze.

  • Perché è importante investire nella formazione dei giovani chirurghi siciliani?

Oggi la professione del chirurgo non è tra quelle principalmente scelte dai giovani specializzandi sia a causa del crescente contenzioso medico legale cui si va incontro nel corso della loro professione sia per il carico di lavoro a cui spesso si è sottoposti al punto che, annualmente, circa il 50% delle borse di studio destinate alla chirurgia non vengono assegnate creando, così, in alcune università un vuoto incolmabile. Tra le attività che il consiglio direttivo della Società Siciliana di Chirurgia (SSC) si prefigge c’è anche quella di rilanciare la professione del chirurgo puntando sulla formazione dei giovani medici.

  • Proprio la formazione è la mission fondamentale del CEFPAS con la sua diversificata offerta formativa rivolta agli operatori sanitari. In che modo una formazione di eccellenza contribuisce a migliorare la qualità delle cure per i pazienti?

Tra le opportunità della ricca offerta formativa del CEFPAS, sicuramente, rientra la Scuola di Laparoscopia di recente istituzione presso il CEMEDIS, il Centro di Simulazione del Centro di Caltanissetta. Soltanto attraverso una corretta formazione del personale sanitario, in generale, e del chirurgo, in particolare, possiamo migliorare la qualità dell’assistenza fornita ai nostri pazienti.

  • Al CEFPAS, lei è il responsabile scientifico della Scuola di Laparoscopia, un fiore all’occhiello nel panorama regionale e nazionale. A chi è rivolta e qual è l’importanza della Scuola che si avvale di attrezzature tecnologiche e avanzate per la simulazione?

La Scuola si inserisce perfettamente nel progetto formativo del CEFPAS offrendo, attraverso le apparecchiature presenti, di ultima generazione, una corretta diffusione delle tecniche innovative come quella della chirurgia laparoscopica rivolgendo l’attenzione sia al personale medico sia al personale infermieristico principalmente di sala operatoria che strettamente collabora con il chirurgo durante l’esecuzione dell’intervento chirurgico. Tra le attrezzature disponibili alla Scuola di Laparoscopia ricordiamo le sette colonne laparoscopiche, tre colonne laparoanalitiche che consentono un’attenta valutazione del discente nel coordinamento manuale e due colonne virtuali che riproducono fedelmente vari interventi di chirurgia laparoscopica. Attualmente l’offerta formativa è in continua evoluzione e sono previste anche delle collaborazioni multidisciplinari che interesseranno tantissimi altri specialisti del settore.

  • In che modo un giovane chirurgo deve affrontare situazioni di emergenza e di conseguenza gestire lo stress correlato?

Oltre alla formazione squisitamente tecnica il CEFPAS presta particolare attenzione a quelle che sono definite le “non technical skills” del personale sanitario che possono essere fondamentali per gestire le situazioni di emergenza a cui spesso i medici si trovano a dover affrontare nelle loro attività quotidiana.

Sarà un’attività formativa rivolta agli specializzandi in chirurgia iscritti alla Scuola Nazionale Ospedaliera di Chirurgia (SNOC). Si tratta di un corso a completamento formativo del percorso di studi che è durato un anno e che è stato suddiviso in quattro moduli. Al CEFPAS di Caltanissetta si terrà il quarto modulo conclusivo prima della consegna dei diplomi che avverrà successivamente presso la sede dell’ACOI a Roma. L’attività formativa al CEFPAS sarà basata sulla simulazione laparoscopica dove i chirurghi potranno esercitarsi guidati da autorevoli tutor provenienti da tutta Italia, utilizzando la tecnologia e le attrezzature presenti presso la Scuola di Laparoscopia del Centro di cui ho l’onore di essere responsabile scientifico.

  • Dopo i numerosi casi di aggressioni al personale sanitario, è stato approvato il decreto legge, proposto dal ministro della Salute Schillaci, che prevede l’arresto in flagranza di reato anche differito per chi aggredisce un operatore sanitario. Secondo lei, sarà efficace per mettere in sicurezza il personale sanitario?

L’approvazione del decreto legge rappresenta sicuramente un passo in avanti per la tutela dei professionisti sanitari. Ma credo che, soltanto, attraverso un’adeguata educazione civica nelle scuole, si potranno raggiungere risultati più evidenti. Essere arrivati a questo risultato ha messo in luce le condizioni dell’attuale società che sembra essere sempre meno attenta al rispetto del prossimo.

L’intervista è stata realizzata da Ilenia Inguì, Dirigente del Servizio Comunicazione del CEFPAS.

Puntare sulla formazione dei giovani chirurghi: l’intervista a Giovanni Ciaccio, Presidente della Società Siciliana di Chirurgia

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