
Si è conclusa qualche giorno fa, al CEFPAS, la prima edizione dell’Executive Master in Slow Medicine con la presentazione dei project work finali da parte dei partecipanti, ovvero i rappresentanti dei gruppi di lavoro aziendali costituiti nel 2019 dalle direzioni delle aziende e dalle altre istituzioni sanitarie siciliane sulla base della direttiva n. 53456 dell’Assessore regionale della Salute, contenente il “Programma Regionale Appropriatezza”.
La realizzazione di questo percorso formativo è stata il risultato della collaborazione tra il CEFPAS, l’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina e l’Associazione culturale Slow Medicine.
Come indicato nella direttiva, l’obiettivo dell’Executive Master era quello di formare professionisti in grado di promuovere la conoscenza di Slow Medicine e della campagna Choosing Wisely (“Fare di più non significa fare meglio”) tra medici e professionisti sanitari, favorendo l’implementazione delle raccomandazioni di Choosing Wisely Italy e la valutazione del loro impatto sui processi assistenziali aziendali in termini di appropriatezza prescrittiva, di riduzione del consumo ingiustificato di risorse e di riduzione dei danni ai pazienti derivanti da prescrizioni inappropriate.
Il Master, che è il primo nel suo genere a livello nazionale, ha visto la collaborazione di numerosi esperti regionali e nazionali, tra i quali Sandra Vernero, presidente di Slow Medicine, Domenico Colimberti, Roberto Frediani e Andrea Gardini, componenti del consiglio direttivo nazionale di Slow Medicine.
Negli ultimi anni l’attenzione degli studiosi delle organizzazioni sanitarie, dei professionisti e dei cittadini si è focalizzata su tre grandi aree tematiche: quella dell’appropriatezza delle scelte clinico-assistenziali; quella della qualità comunicativo-relazionale e quella dell’approccio “sistemico” nella progettazione delle risposte ai bisogni di prevenzione, cura e riabilitazione. La letteratura scientifica dell’ultimo decennio contiene numerosi preoccupanti riscontri sulla prevalenza di pratiche inappropriate classificabili come “sovrautilizzo” (prescrizioni diagnostiche e terapeutiche non utili e talora dannose), “sovradiagnosi” (diagnosi di anormalità irrilevanti per la salute, che generano ansia e spesso richiedono ulteriori indagini, talora invasive e rischiose) e “sottoutilizzo” (mancata prescrizione di prestazioni appropriate rispetto ai bisogni di salute).
L’assessorato della Salute della Regione Siciliana con la direttiva del 2019 ha avviato il “Programma Regionale Appropriatezza” e ha disposto l’istituzione, in tutte le aziende sanitarie del SSR, di un gruppo di lavoro specifico, presieduto dal Direttore Sanitario aziendale, che ha avuto come obiettivi: la promozione della conoscenza della campagna Choosing Wisely tra medici e professionisti sanitari, l’implementazione delle raccomandazioni di Choosing Wisely Italy e la valutazione dell’impatto delle raccomandazioni sui processi assistenziali aziendali. L’obiettivo principale del percorso formativo è stato quello di favorire il dialogo dei medici e degli altri professionisti della salute con i pazienti e i cittadini su esami diagnostici, trattamenti e procedure a rischio di inappropriatezza in Italia per giungere a scelte informate e condivise.